; sia per i Greci sia per i Romani era naturale che le divinità loro proprie fossero per la maggior parte le stesse divinità che altri popoli chiamavano con nomi diversi e veneravano secondo le loro diverse tradizioni; perciò di fronte alle altre religioni politeistiche, essi non avevano altro problema che quello dell’interpretazione, e secondo l’indole generale delle civiltà politeistiche non conoscevano generalmente l’intolleranza e la persecuzione religiosa. È difficile dissociare il versante emancipatore, quello dei Diritti dell'uomo, dal versante spoliatore, quello della lotta per il profitto.[7]». Si uniranno a questo punto le idee dell'Impero romano come dominio di tutto il mondo conosciuto dai Romani con l'universalismo religioso della Chiesa romana. Vi sono poi tratti culturali, definibili come generali ma non universali, che compaiono in molte epoche e in molte culture anche se non in tutte. Appare dunque chiaro che l’u. universalismo s. m. [der. Orientamento... universalista s. m. e f. [der. Esiste tuttavia un'altra accezione di universalismo cristiano, la quale, partendo dall'idea di "apocatastasi", formulata da Origene e condannata dall'ortodossia e dalla Chiesa Cattolica (ove quest'ultima rinnegherebbe solo la reintegrazione salvifica dei dannati, demoni o umani), afferma la salvezza universale finale di tutti gli uomini (per alcuni teologi, come l'ortodosso Pavel Nikolaevič Evdokimov, di tutta la creazione). a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’universalismo della religione cristiana, l’universalismo politico del medioevo. Burckhardt ha individuato tre differenti caratteristiche per ciascuno dei due periodi storici: per il Medioevo sono il Trascendentismo, il Teocentrismo e l’Universalismo; per il Rinascimento sono l’Immanentismo, l’Antropocentrismo e il Particolarismo. In questo senso il significato dell'universalismo si può ritrovare storicamente nelle concezioni illuministiche del cosmopolitismo. «La riduzione dell'Occidente alla pura ideologia dell'universalismo umanitario è troppo mistificatrice senza peraltro evitare le insidie del solipsismo culturale che porta direttamente all'etnocidio. Nel Medioevo, e in modalità diverse anche nell’Umanesimo, la visio in somniis, costituisce un topos, un meccanismo retorico e narrativo in grado di conferire validità a un episodio. I tratti universali sono quelli che distinguono Homo sapiens da altri animali: per es., il lungo periodo di dipendenza infantile, un cervello complesso, una sessualità costantemente attiva. di universale1]. Classificazione. La diffusione a livello mondiale dei mezzi di comunicazione di massa sta realizzando una unificazione delle varie culture che si rintraccia ad esempio nell'uso di certe espressioni linguistiche della cultura dominante adottate da popoli dalle culture le più diverse ma soprattutto l'universalità si evidenzia nell'adozione, talora solo esteriore, di certi modelli di vita propagandati come migliori dei propri. di universale 1]. A partire dal secolo XIII quindi, la scuola cominciò a configurarsi come Università che può essere considerata la creazione più importante e insieme più originale del Medioevo. universalismo Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) Ovvero, nel suo universalismo. Sulla base di tale dottrina, si costituì nell'ultimo quarto del Settecento ad opera di John Murray, in America, la Chiesa Universalista, che nel corso dell'Ottocento - e ancor più nel secolo successivo - si aprì a posizioni sincretiste (v. sopra), fondate sull'assunto che Dio si è rivelato e continua a rivelarsi universalmente. - Rodolfo di Asburgo (1273-1291), rafforza il suo potere. Mentre, infatti, queste ultime, che sono le religioni tribali primitive e le religioni nazionali, non hanno alcuna pretesa di validità al di fuori dell’aggregato sociale (tribù, nazione) cui appartengono, le religioni universali si rivolgono all’individuo, di qualunque gruppo etnico o sociale faccia parte. L'idea di un impero universale con ovunque diffusa un'unica cultura predominante è ormai abbandonata, si preferisce assoggettare economicamente e politicamente le culture "inferiori" sfruttandole in nome della propria presunta superiorità. Crisi dell’universalismo imperiale Alcuni imperatori cercarono di ridare vigore all’ideologia imperiale. Tendenza di una dottrina (religiosa, politica, ecc.) Latouche ribalta questa accusa addossandola proprio all'universalismo che non è altro che una creazione ideologica occidentale, di un Occidente che in nome della propria identità, dell'identità della tribù occidentale, come dice Rino Genovese[8], pretende d'imporre un imperialismo culturale al resto del mondo. La rappresentazione di creature fantastiche zoomorfe, immaginarie e mostruose, è un tema molto comune nell’arte, ma nel Medioevo fu particolarmente presente, costituendo un motivo costante all’interno e all’esterno delle cattedrali, nei mosaici, nei bestiari, nelle miniature e nelle cosmografie di tutti i paesi d’Europa. Un caso particolare di sincretismo è quello religioso[3] che afferma la sostanziale unità di tutte le fedi, al di là dei dogmi e delle differenze formali ed esteriori; secondo la visione sincretista, i concetti e princìpi fondanti di ogni credo (quali ad esempio la paternità di Dio e la fratellanza degli uomini, il valore e l'importanza della preghiera, l'amore universale, ecc.) 6 anni fa. Un universalismo è quello cristiano che si opponeva al Giudaismo esclusivista, a cui pure si riallacciava, che basava le sue convinzioni religiose sulla differenza fra il popolo eletto e i gentili, i non ebrei.[4]. L’universalismo di Dante e il mondo moderno. Era inevitabile lo scontro tra i due universalismi che caratterizzò l'età medievale, quello imperiale Carolingio che voleva assumere in sé anche le funzioni religiose e quello teocratico papale con l'ideale della fondazione di una Res publica christianorum universale.[5]. Tendenza di una dottrina (religiosa, politica, ecc.) Per Hegel, il vero gesto di umiltà da parte dell’uomo consiste nel «riconoscere Dio in tutto e principalmente nel teatro della storia universale», non soltanto dunque nella natura, ma anche e soprattutto nella storia del mondo: è nella storia che Dio si rivela all’uomo. Lv 7. Lista delle principali scrittrici italiane dal Medioevo al Novecento . Scritto il Luglio 16, 2020. Per questo alla prospettiva dell'universalismo opporrei piuttosto un "universalismo plurale," che consiste nel riconoscimento e nella coesistenza di una diversità, e nel dialogo fra queste diversità.», La politica economica della globalizzazione, L'universalismo di alcuni filosofi morali contemporanei, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Universalismo&oldid=117453347, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Religioni di interesse ... Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Una sola citazione tra le innumerevoli che si potrebbero apportare, scelta da uno dei più celebri medievisti di tutti i tempi: «La realtà è la Cristianità. La dimensione culturale del conflitto sociale edito da Mondadori Università: in che modo il nostro pensiero risente della nostra collocazione nella società? politico del medioevo. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia e indulto. UNIVERSALISMO. Esistono aspetti del comportamento umano, istituzioni sociali e culturali universalmente diffuse? È questo il fenomeno della omologazione culturale che tende ad uniformare modi di pensare e stili di vita per la necessità economica del mercato unitario. 1 risposta. a proporsi come valida per tutti gli uomini. Nel medioevo il pensiero politico ha conosciuto, oltre ad una semplificazione del pensiero classico, la nascita di questioni del tutto originali come quella del rapporto fra stato e chiesa. Religione. Risposta preferita. Non è stato forse il particolarismo, inteso come l'esaltazione delle culture particolari quello che spesso ha generato divisioni e lotte in nome di una ristretta, egoistica, visione della propria identità? Uno dei critici più acuti della ideologia universalista dalle connotazioni utilitariste è Serge Latouche, che rifacendosi anche alle concezioni di Marcel Mauss e di Ivan Illich, rivendica la liberazione della società occidentale dalla dimensione universale economicista. PECCATORI book. 1. di universale1] (pl. Ma l’idea del califfato ha in sé un altro elemento importante: l’universalismo. Tale concezione presuppone quindi che, contrariamente ad alcune forme di relativismo, esistano fatti, strutture o proprietà di carattere universale. Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè in quanto costituente un particolare gruppo zoologico, sulla scorta di caratteri morfologici ... diritto Noi tutti siamo il risultato della nostra storia, ossia delle esperienze che facciamo lungo la nostra vita relazionandoci agli altri. Nell'ambito della morale, l'universalismo si può riportare a quell'atteggiamento tendente a superare la concezione particolare di ogni questione o di qualsivoglia problema (particolarismo) ricercandone una soluzione da un punto di vista universale, condivisa da tutti.[2]. L'UNIVERSALISMO. Nello stesso periodo della crisi del papato si verificò anche quella imperiale, con la contesa al trono tra Federico d’Asburgo e Ludovico di Baviera. religione L’u. 13 Cfr. è il carattere di determinate religioni tipologicamente distinte da quelle cosiddette particolaristiche. Con la nascita dello Stato moderno in Europa l'idea dell'Universalismo medievale passa in secondo piano: solo il Cristianesimo e l'Islam rimangono nella convinzione di dover diffondere la parola di Dio in tutto il mondo. Pinterest. 2. Nel Basso Medioevo la fede nell’esistenza degli animali mostruosi aumenta. è elettivamente caratteristico delle religioni di salvezza dell’individuo (➔ Soter) a tutti i livelli morfologici, e nel loro ambito non ha incidenza in proposito il fatto che si tratti di religioni esclusivistiche, che non ammettono salvezza al di fuori dell’adesione al loro sistema dottrinario e alle loro norme di comportamento (cristianesimo, islamismo, mazdeismo, manicheismo), o di religioni che, pur presentando una propria via soteriologica, non pretendono di contrapporsi radicalmente alle diverse religioni con le quali hanno avuto contatto nel corso della loro storia, quali il buddhismo, le religioni misteriche del mondo antico, alcune formazioni settarie dello gnosticismo, vari indirizzi dell’occultismo moderno (teosofia, spiritismo) ecc. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia tra le popolazioni cosiddette ‘primitive’ sia presso le religioni superiori. Per universalismo si può intendere, nel significato più generico e comune, la tendenza da parte di entità politiche, religiose ecc. Per grazia si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. - Enrico VII di Lussemburgo (1308-1313), scende in Italia nel 1310, progetto irrealistico. L'idea dell'universalità dell'ordine voluto da Dio si trasferisce nelle concezioni universalistiche dell'ordine terreno. L'idea universalistica sembra riproporsi invece con l'imperialismo che si differenzia in realtà dall'universalismo poiché si tratta di un fenomeno legato al nazionalismo degli stati europei che vogliono stabilire il predominio di una nazione sulle altre. La Chiesa cattolica reca anzi l’universalismo nel suo stesso nome, perché “cattolico” è un termine greco che signi ca appunto “universale”, valido per tutti gli uomini. La letteratura è femminile per la grammatica italiana. In filosofia l'universalismo si può riferire ad ogni concezione che ritenga gli individui e le parti come esistenti all'interno di una complessità omogenea e che quindi il singolo o il particolare si realizzi solo in rapporto con il tutto. Siamo di fronte ad un servizio che si caratterizza per una complessa […] a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’universalismo della religione cristiana, l’universalismo politico del medioevo. [1] L’universalismo nella gerarchia cattolica e la dialettica dei sistemi paradigmatici nella cultura contemporanea di Francesco Primiceri. A coloro che nel mondo contemporaneo mettono in discussione la prospettiva universalista, cioè la pretesa della civiltà occidentale di imporre a tutto il mondo una serie di valori considerati validi per tutto il genere umano si obietta d'altra parte che criticando l'universalismo, si può finire nel relativismo e nel particolarismo. Cosa comporta l'universalismo. a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’u. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 23 dic 2020 alle 08:26. I due massimi poteri, nella sfera spirituale e in quella temporale, cioè la Chiesa e l'Impero, derivano la loro autorità da Dio, quindi non possono che essere universali. Nel medioevo comincia anche la famosa LOTTA PER LE INVESTITURE fra Impero e Chiesa che si battagliano senza rendersi conto della frammentazione politica. Medioevo - Caratteristche Appunto di storia sul Medioevo, il suo significato, i suoi concetti fondamenti e gli elementi che portano alla sua nascita. Il 1978 ha visto la nascita del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ossia un sistema di funzioni, strutture e servizi che, in applicazione dell’art. 32 Cost., persegue l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore del popolo eletto; in tal senso, nella traduzione greca Χριστός (Cristo), viene applicato dai ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Il tabu dell’incesto, per il quale i rapporti sessuali all’interno del ristretto gruppo di consanguinei sono proibiti, è ugualmente universale così come l’obbligo a sposarsi fuori del gruppo stesso (esogamia). Diritto costituzionale), quindi, la grazia non ha una portata generale, ma è un provvedimento ... Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. Ma affinché ciò possa avvenire è necessario che ognuno sia individualmente portatore e testimone di armonia, di giustizia, di onestà, di altruismo, di buona volontà, di mitezza, di tolleranza, di amor proprio, di dignità umana. ... Nota per il suo plurilinguismo e per il tentativo di fondere l’uso della lingua con l’universalismo della musica. Risponde all'esigenza dell'universalismo il proselitismo che ritroviamo non solo nel cristianesimo ma anche nell'Islam, fondatore anch'esso di almeno un impero dove rendere universale un credo religioso. [amazon_link asins=’8809808975,B006G7S1TS,8856902559,8897737137′ template=’ProductGrid’ stor… universalismo s. m. [der. Facebook. 1. antropologia fisica In questo senso lo stesso fenomeno del colonialismo sarà indissolubilmente unito con l'opera missionaria della religione. Prof. Fiorenzo Parziale, Lei è autore del libro L’universalismo incipiente. – 1. Le Goff). L'universalismo favorirà la diffusione del cristianesimo quando si sovrapporrà alle strutture politiche dell'Impero romano nel momento in cui ne diverrà religione ufficiale di Stato. L'universalismo è stato affermato in tempi diversi in contesti diversi in tutta la storia della chiesa cristiana, come ad esempio da Origene nel secolo 3d. a ritenersi universali, cioè valide per tutti gli uomini. Civiltà cristiana e Medioevo Dalle origini al 1303 di Massimo Viglione pp. Il significato del termine si avvicina in questo caso ad una concezione filosofica vicina al dialogo socratico e, in senso più ampio, alla filosofia in sé come dottrina orientata da sempre alla ricerca della verità condivisa tramite il confronto tra tutti gli individui con ciò che tutti li accomuna e li rende uguali: la ragione universale. Twitter. Si uniranno a questo punto le idee dell'Impero romano come dominio di tutto il mondo conosciuto dai Romani con l'universalismo religioso della Chiesa romana. è un orizzonte culturale internazionale in cui la religione di una comunità possa confrontarsi con quella di un’altra o di diverse altre comunità. - Ludovico IV di Baviera (1314-13479, scontro con il papa Giovanni XXII, dopo il papa depone Ludovico, e Ludovico nomina un antipapa, Niccolò V. - Corrado IV muore, non si trova un nome (periodo di interregno). Da un punto di vista sociale, tutti gli esseri umani vivono in gruppi e in determinate forme di famiglia. Il papa Giovanni XXII però non volle incoronare Ludovico, in quanto gli pareva una scelta imposta dalla corte imperiale; in questo modo si aprì una lotta tra papato e impero che porterà an… Contro l'universalismo Latouche rivendica invece la necessità di «valorizzare l'aspirazione a un dialogo fra le culture, a una coesistenza delle culture. di universale1]. È questo, in ... universalismo s. m. [der. Il medioevo ha coltivato una forte aspirazione all'universalismo basata su due cardini fondamentali. Cos'è l'universalismo medievale? nel medioevo era correlata a un periodo di stabilitā sociale ed economica. Marx, Lenin e l’universalismo ortodosso Fondamenta etiche e sociologiche dello stato totalitario sovietico Daniele Lanza * Senza dubbio Karl Dietrich Bracher, allorché sottolineò l’adesione di tanti studiosi ed intellettuali all’utopia marxista, intendeva ribadire l’impossibilità dell’uomo di 2. Il primo è la religione cattolica (cattolica significa appunto universale) cioè la convinzione, basata su scritture e profezie, che il cristianesimo fosse la religione destinata a regnare su tutto il mondo. Ben diverso dal sincretismo è l'universalismo che ha caratterizzato dal suo nascere la religione cristiana cattolica, universale appunto, fondata su un corpus preciso di dogmi e credenze che escludeva ogni possibilità di commistione con altre fedi religiose. m. -i). Un tentativo particolare di universalismo filosofico fu quello che si cercò di realizzare con il sincretismo dove si tentò di fondere assieme varie scuole di pensiero. I casi più notevoli sono rappresentati dal taoismo e dalle grandi formazioni religiose nate e rimaste nell’ambito dell’induismo (śivaismo e visnuismo) o staccatesi più o meno esplicitamente dall’ortodossia induista (jainismo). Questo titolo non è retorico e non ha intenti polemici, ma vuole solo sottolineare la contrapposizione esistente tra le posizioni dottrinarie della Sede Apostolica e le convinzioni realmente vissute dai fedeli. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti fin dalle origini la questione dell’universalismo. Neppure è rilevante il fatto che si tratti di religioni nate dall’azione di un fondatore; è piuttosto da sottolineare che talune religioni, che per essere di carattere soteriologico sono tendenzialmente universalistiche, rispetto a religioni il cui u. è stato storicamente accompagnato da una concreta azione proselitistica e da una diffusione più o meno vasta fuori delle terre di origine, sono di fatto rimaste circoscritte nell’ambito etnico-nazionale d’origine. della religione cristiana, l’u. ... Nel canto secondo dell’Inferno, all’inizio del suo viaggio, Dante ci comunica il suo proposito di «sostener la … Anche la presenza di emozioni e la capacità di elaborare le informazioni sembrerebbero tratti universali.