Con un’importante pronuncia, il Tar Lazio ha impresso nero su bianco l’illegittimità di un bando di concorso per aver previsto – tra i diversi requisiti richiesti ai candidati – il voto di laurea minimo ai fini della partecipazione alle prove. Art. Per accedere alla procedura di concorso, è previsto che il partecipante: Non mancano casi in cui è previsto direttamente lo svolgimento di una prova di ammissione aperta a tutti i laureati, indipendentemente dal punteggio di laurea. n. 398 del 1997, si prevede, tra le altre condivisibili modifiche, un’ampia autonomia delle scuole, salvo che nelle materie oggetto di prova scritta. 1. Il regolamento disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, recante “norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”, stabilisce all’articolo 2 (“Requisiti generali”), comma secondo, che le Amministrazioni pubbliche possono disporre singole discipline specifiche per disciplinare l’ammissione a particolari profili professionali di qualifica e/o categ… c) introdurre misure volte ad incentivare la possibilità delle scuole di specializzazione di consorziarsi al fine di ridurne il numero complessivo sul territorio nazionale per garantire un’offerta formativa maggiormente omogenea e qualificata; b) ridurre la durata delle scuole di specializzazione di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398 sino ad un massimo di 18 mesi e, conseguentemente, ridefinire i modelli didattici di formazione, stabilendo che devono contenere corsi sia di tipo pratico che teorico e prevedendo la piena autonomia didattica delle scuole, salva l’omogeneità dell’insegnamento nelle materie oggetto di prova scritta del concorso per l’accesso in magistratura; ... Requisiti di partecipazione . Dopo aver selezionato la classe di concorso richiesta, inserire il titolo di studio di accesso Riterrei che lo scritto del concorso in magistratura dovrebbe selezionare coloro che hanno le maggiori capacità critiche, di ragionamento e di buona scrittura, privilegiando la scelta di argomenti non eccessivamente asfittici e circoscritti, i quali esaltano invece uno studio eccessivamente nozionistico e quindi inevitabilmente poco meditato. 15-10-1925, n. 1860 - Modificazioni al regolamento per il concorso di ammissione in magistratura contenuto nel regio decreto 19 luglio 1924, n. 1218. cookies: Privacy Policy. Ovviamente un voto di laurea alto, specie se ottenuto in tempi brevi, costituisce un ottimo biglietto da visita. cookies. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. [6] Si legge infatti nella relazione illustrativa: la riflessione della Commissione ha preso le mosse dall’analisi di problemi emergenti dall’applicazione dell’attuale disciplina dell’accesso in magistratura: 1) quello relativo all’eccessivo innalzamento dell’età media di coloro che superano l’esame… 2) quello relativo alle difficoltà incontrate, da parte dell’Amministrazione, per l’organizzazione delle prove d’esame, nella gestione di un sempre crescente numero di candidati, e da parte delle commissioni d’esami, per l’allungamento dei tempi necessari per la correzione degli elaborati scritti. L’introduzione di una prova pratica di redazione di una sentenza a scapito di una prova teorica, rischia di apparire solo l’indice (come lo era stata la disastrosa introduzione della prova preselettiva a quiz) di una ricerca della modernità a tutti i costi e di una certa acritica soggezione a modelli giuridici anglosassoni di common law che privilegiano la pratica rispetto alla teoria nei cui confronti la cultura giuridica romanistica e italiana ha davvero poco da invidiare. Ciò significa che per accedervi è richiesto non solo il possesso del titolo di laurea in giurisprudenza ma anche un’ulteriore abilitazione o titolo (quali, ad esempio, l’abilitazione per l’avvocatura, l’aver completato con esito positivo il tirocinio presso gli uffici giudiziari introdotto dal decreto del fare, l’aver conseguito il diploma presso una Sspl, ecc.). 1, comma 4 del d.lgs. Nel caso in cui il titolo di accesso sia laurea + 24 CFU, come si dichiara il voto di laurea. La domanda di partecipazione si inoltra tramite il sito www.giustizia.it, con un proprio account personale in cui sarà necessario registrarsi [2] La nomina a magistrato ordinario si consegue mediante un concorso per esami bandito con cadenza di norma annuale in relazione ai posti vacanti e a quelli che si renderanno vacanti nel quadriennio successivo, per i quali può essere attivata la procedura di reclutamento. n. 160 del 2006. Tutti i volumi di preparazione al concorso in Magistratura. Attualmente, scelta confermata con la riforma, è previsto (art. Il diritto europeo ha imposto all’ordinamento italiano il recepimento di un principio: l’illegittimità del voto minimo per i concorsi pubblici. [4] La relazione illustrativa alla legge delega in tema di scuole di specializzazione prevede che nelle Scuole debbano essere tenuti  corsi sia di tipo pratico che teorico, ma è prevedibile che non tutte le Scuole riusciranno ad assicurare corsi del genere, anche perché, in assenza di precedenti, ancora non è chiaro in cosa possa consistere esattamente la prova pratica: La carriera notarile presenta analogie con quella d’avvocato, almeno per quel che concerne il “non” peso del proprio voto di laurea. Questa assoluta incertezza sui tempi, senza contare quelli relativi alla correzione degli scritti e, ultimamente, quelli che vanno dalla conclusione del concorso all’effettiva chiamata in servizio, rende quanto mai difficile per quel brillante giovane neolaureato, resistere alla tentazione di entrare immediatamente nel mondo del lavoro, magari presso lo studio legale del professore con il quale ha discusso la tesi. Bandi di concorso pre-laurea; Bandi di concorso post-laurea triennale; Borse di studio; ... Requisiti. [5] Procedura civile, procedura penale e diritto processuale amministrativo. | © Riproduzione riservata Da ultimo non può non evidenziarsi come in questo modo si eviterebbe il rischio di una corsa verso le Università ritenute più facili e generose nei voti, il che, a catena, determinerebbe la forte tentazione, per le Università stesse, che delle rette universitarie vivono, di mostrarsi effettivamente più generose e maggiormente condiscendenti con gli studenti, con un prevedibile incremento in breve tempo degli aspiranti magistrati abilitati a partecipare al concorso con la sola laurea e senza ulteriori requisiti, con inevitabile ulteriore ingolfamento delle procedure concorsuali. 33, comma 5 Cost. 29 . Venendo alla riforma della disciplina del concorso in magistratura, le modifiche più rilevante sono due: i requisiti per accedere al concorso e i contenuti delle prove scritte. Questa preselezione permetterebbe di escludere dai veri e propri scritti tutti coloro che hanno limitate capacità giuridiche, logiche o di scrittura che, come purtroppo dimostra l’esperienza dei concorsi, sono la maggioranza degli aspiranti magistrati, e consentirebbe alla commissione da un lato di elaborare tracce meno specifiche (che inevitabilmente rendono più nozionistico lo studio e accentuano il fattore “fortuna” nella selezione dei candidati) e dall’altro di correggere un numero molto minore di scritti, con conseguenti benefici quanto all’omogeneità dei criteri di correzione. Sotto questo aspetto potrebbe essere utile rimeditare la distinzione, che avviene con la riforma, tra i “bravi”, che possono accedere subito al concorso, e coloro che invece devono prima frequentare la Scuola. Requisiti concorso magistratura: voto di laurea. Ai fini dello svolgimento del praticantato o dell’iscrizione all’esame di abilitazione, il proprio punteggio di laurea non assume rilevanza: tutti coloro i quali hanno una laurea in giurisprudenza possono infatti accedervi. Si pensi poi che le Università hanno  il massimo interesse ad ammettere tutti coloro che fanno domanda, perché pagano una sostanziosa retta alle Università stesse. sull’illegittimità del limite di voto di laurea per l’accesso al pubblico impiego: “…l’art. Come noto, per svolgere questa professione occorre completare il tirocinio legale, anche detto praticantato, presso lo studio di un avvocato iscritto all’albo da almeno 5 anni, della durata di 18 mesi. 2 del regolamento sui pubblici concorsi, approvato con d.P.R. Conseguenza della modifica normativa oltretutto sarà quella di ampliare le discipline di studio per lo scritto: mentre attualmente per prassi il diritto processuale amministrativo già può sostanzialmente essere oggetto della prova scritta di diritto amministrativo, una notevole indiretta novità della riforma è quella di “costringere” gli aspiranti magistrati a preparare per lo scritto anche procedura civile e procedura penale, dato che la prova pratica che “postuli conoscenze di diritto processuale” viene decisa per sorteggio appunto tra penale, civile e amministrativo. L’abbinamento fra i tre elaborati e le tre materie è sorteggiato dalla Commissione. 1. 2, comma 1, è dedicato ai requisiti necessari per accedere al concorso in magistratura): 2. “Dovrebbe”, perché sebbene tale principio sia stato anche introdotto dalla legge italiana in materia di accesso al pubblico impiego [2], non sono mancati bandi redatti in aperta violazione di questa regola. Ciò è ben comprensibile: chi se la sentirebbe di respingere un aspirante magistrato che dopo aver superato gli scritti e tutte le numerose e complesse materie degli orali abbia poi mostrato una scarsa conoscenza della lingua straniera? Continuando la navigazione del sito, acconsenti all'utilizzo dei cookies. Quindi anche in questo ambito si può sostenere che, almeno a volte, il punteggio di laurea passa in secondo piano o può risultare addirittura ininfluente. Tale percorso consente una serie di vantaggi, fra i quali: accesso al concorso in magistratura, possibilità di accedere ad una borsa di studio mensile del valore di 400 euro, riduzione di un anno della durata della pratica forense, della pratica notarile o della Sspl, titolo di preferenza nei concorsi pubblici. Chi ha 110 e lode non parte con alcun bonus in sede d’esame d’avvocato. [1] Si tratta degli esami di diritto costituzionale, diritto privato, diritto processuale civile, diritto commerciale, diritto penale, diritto processuale penale, diritto del lavoro e diritto amministrativo, Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. Ad ogni modo c’è da dire che anche prima della soppressione di questo limite, i concorsi pubblici che prescrivevano un voto minimo di laurea erano pochi: principalmente era la Banca d’Italia a riservare l’accesso ai laureati con non meno di 105. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Quando si rientra nell’ambito di un profilo ricercato, la spunterà il candidato con il curriculum più “convincente”, secondo la personale valutazione di chi si occupa della selezione del personale. Qualche suggerimento. La prima modifica della disciplina del concorso in Magistratura consiste in un parziale ritorno al passato, consentendo l’accesso al concorso ai neolaureati in giurisprudenza ma non a tutti: soltanto a coloro che abbiano un voto di laurea pari o superiore a 108/110 e una media di almeno 28/30 negli esami più importanti[1]. Il bando prevede di volta in volta i requisiti per poter accedere: la laurea magistrale non è mai sufficiente, titoli alternativi per poter accedere al concorso sono il diploma della scuola di specializzazione, essere già avvocati, aver fatto un dottorato in materie giuridiche e altri per chi già lavora nella PA. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. Un suggerimento utile sarebbe quello di modificare e rendere più incisivo il testo dell’art. Questo ampliamento delle discipline potrebbe apparentemente essere considerata una novità positiva: tuttavia è evidente che la quantità non può che andare inevitabilmente a scapito della qualità; inoltre le procedure difficilmente possono essere realmente comprese e fatte proprie senza la pratica sul campo di cui ho già parlato. La peculiarità delle funzioni proprie della qualifica cui si riferisce la selezione concorsuale e la possibilità per la Banca d'Italia (oltre che per le amministrazioni statali) di introdurre, nei singoli bandi di concorso, ulteriori e diversi requisiti rispetto al voto di laurea, rende legittima la previsione di un voto minimo di laurea per l'accesso al concorso. Per chi ambisce a diventare avvocato, il punteggio di laurea si traduce principalmente in un mero numero. Come noto, per svolgere questa professione occorre completare il tirocinio legale, anche detto praticantato, presso lo studio di un avvocato iscritto all’albo da almeno 5 anni, della durata di 18 mesi. Dal 2013 il decreto del fare ha introdotto la possibilità di svolgere un tirocinio teorico-pratico in affiancamento ad un magistrato presso un ufficio giudiziario, della durata di 18 mesi. A tale proposito appare irragionevole dimenticare, proprio in presenza del ricordato mancato coordinamento fra conclusione della scuola di specializzazione e prove scritte, l’assenza di una offerta formativa legata alle università per gli specializzati (nonché per tutti le categorie di coloro che possono accedere al concorso) che li accompagni fino al concorso: l’esperienza attuale dimostra che i più motivati fra gli specializzati, una volta finita la Scuola ed in attesa del concorso, si iscrivono alle già ricordate costosissime scuole private. Sebbene non sia pregiudicante, laurearsi con un punteggio di laurea molto basso può, al massimo, essere indicativo sulle concrete probabilità di successo per questo concorso. Ciò perché quasi sempre sono previsti dei posti limitati e quindi, laddove le domande dovessero essere superiori alle disponibilità, la selezione avverrà in base alle graduatorie, sulla cui formazione il voto di laurea avrà un peso, unitamente agli ulteriori ed eventuali criteri menzionati, in base al singolo bando. Il voto di laurea è una soddisfazione personale, serve come punteggio in alcuni concorsi ma sicuramente non è una garanzia di essere migliori di altri nè può essere un requisito di accesso alla magistratura. Ciò non toglie che, considerata l’attuale realtà del mercato del lavoro, l’esperienza lavorativa pregressa assume un rilievo maggiore rispetto al proprio percorso di studi. Sotto questo punto di vista, l’indicazione nella legge delega di una riduzione della durata della Scuola può senz’altro considerarsi un passo avanti solo se si considera la frequentazione della Scuola come una necessità formale per ottenere il diploma necessario per accedere al concorso in magistratura; da un punto di vista sostanziale però una riduzione della durata delle Scuole non farebbe che aumentare ulteriormente gli spazi delle scuole private. Lo svolgimento di tale tirocinio, del quale vi abbiamo già parlato, è riservato ai migliori laureati in giurisprudenza. Sempre con riferimento ai requisiti un dato di sicura rilevanza presente nella riforma, per l’indubbia portata innovatrice, sta nella previsione dell’introduzione di un nuovo comma all’interno dell’art. Leggi come poter gestire i ns. È chiaro che, trattandosi di uno dei concorsi pubblici italiani più complicati, ambire a questa carriera richiede una conoscenza molto approfondita del diritto. Concorso in magistratura: requisiti di accesso. Temo inoltre che le Scuole di specializzazione e le Università non siano attualmente in grado di fornire agli studenti un’adeguata preparazione per la redazione di una sentenza[4], con il forte rischio di un ulteriore rafforzamento delle scuole provate di preparazione al concorso in magistratura. Chi invece punta sugli annunci di lavoro presso aziende o privati dovrà fare i conti con la naturale “legge del mercato”.